Eco mosaico realizzato in oggetti di plastica di recupero su tavola lignea. Il ritratto di Mona Lisa in plastica di riciclo.
Mostre
PAVIA - Solo Exhibition "I Volti che hanno cambiato la storia" - 2018 - Musei Civici del Castello Visconteo
Lady Be su Mona Lisa:
Solitamente, quando scelgo i soggetti da ritrarre li scelgo non solo per la bellezza estetica o per la particolarità del loro aspetto, ma li rappresento soprattutto per le loro gesta eroiche, e per la storia della loro vita. Anche i tratti fisici dei volti di donna rappresentati sono molto diversi tra loro, ma ogni donna è bella per le sue particolarità che la rendono unica, la bellezza è intesa non come bellezza universale e perfetta, ma come imperfezione e bellezza raggiungibile da tutti, perché la bellezza della donna è carattere, è particolarità, è sentimento.
Ecco perché sono particolarmente affezionata alla “mia” Monna Lisa, naturalmente ispirata al quadro più famoso della Storia dell’Arte, la Gioconda di Leonardo da Vinci.
Questo quadro ha una storia particolare e discussa e attraverso la mia interpretazione ho voluto esaltare la tesi sull’identità della Gioconda che trovo più valida in assoluto.
Monna Lisa, che ha conquistato tutti con il suo sorriso beffardo, era una donna in realtà molto semplice. Lo capiamo dall’assenza di gioielli, nell’opera di Leonardo, caratteristica fedelmente mantenuta nella mia interpretazione della Monna Lisa.
Il curatore d’arte dott. Francesco Saverio Russo, critico e curatore d’arte studioso della Gioconda di Leonardo, dopo anni di studi, ha formulato una teoria (o meglio, una tesi) sulla vera identità della Monna Lisa, pubblicata in un libro di successo “Un Mistero Chiamato Gioconda”.
Secondo questa tesi, sostenuta da numerosissime prove storiche, la Gioconda sarebbe una Santa. Non una Santa qualunque, ma Santa Elisabetta del Portogallo, la “Regina Santa”: la regina del Portogallo che, rimasta vedova, si fece Monaca. Santa Elisabetta ebbe una vita molto difficile e sofferta, ma riuscì a raggiungere i suoi obbiettivi, condusse una esemplare opera di pacificazione tra i Re, fece tantissima carità verso i bisognosi (lasciando, alla morte del marito, quasi tutti i suoi averi ai conventi e ai poveri) e fondò il Convento di Coimbra in Portogallo, per le le monache clarisse, ordine religioso di cui si era fatta parte. Celebre ed esemplare nella vita di Elisabetta, quando era ancora regina e sposata con il Re Dionigi, è il miracolo delle rose. È risaputo che Elisabetta soleva visitare gli anziani, gli indigenti e le famiglie più povere del regno, distribuendo loro denaro dell'Erario Reale per comprare cibo ed indumenti. Sospettando delle opere caritatevoli della Regina, il Re la spiò e, chiese vendetta, però nel momento di mostrare al re le monete, queste si trasformarono in rose, lasciando senza parole Dionigi.
Da grande sostenitrice della tesi del dott. Russo, ho scelto di rappresentare la Monna Lisa come simbolo di forza per tutte le donne. Forza, coraggio e grande umiltà a dispetto del fatto che fosse una Regina e che avrebbe potuto condurre una vita piena di
agio.